Se Dio deve entrare, tutte le cose devono uscire…

Se dev’esserci allora un’uscita, un’elevazione al di fuori e al di sopra di se stessi, noi dobbiamo rinunciare ad ogni nostro volere, desiderio ed agire, non deve restarci che una nuda e pura intenzione di Dio e assolutamente nulla del nostro essere, divenire, desiderare, ma solamente un appartenergli, un fargli posto nella parte piú elevata e piú intima, affinché egli possa realizzare la sua opera e la sua nascita e non venga ostacolato. … Sant’Agostino in proposito diceva: … «O tu, nobile anima, o nobile creatura, perché vai a cercare fuori di te Colui che è interamente, in tutta verità e nudamente in te; e dal momento che sei partecipe della natura divina, cosa ti importa di tutte le creature o cosa hai da fare con esse?».

Se l’uomo preparasse cosí il posto, il fondo, non c’è alcun dubbio che Dio dovrebbe riempirlo completamente, pure se dovesse rompersi il cielo per ricolmare il vuoto. E tanto meno Dio lascia le cose vuote, sarebbe contrario a tutta la sua natura e alla sua giustizia.
Perciò devi tacere: cosí il Verbo di questa nascita potrà parlare in te ed essere sentito in te. Ma sii certo che se tu vuoi parlare, egli deve tacere. Non si può servire meglio il Verbo che tacendo e ascoltando.

[…]
Quando nel mezzo di questo silenzio tutte le cose tacciono profondamente e c’è un vero silenzio, allora si sente veramente il Verbo: perché, se Dio deve parlare, tu devi tacere; se Dio deve entrare, tutte le cose devono uscire …

Giovanni Taulero, Sermoni. La triplice nascita.

Pubblicato da Vivete nella gioia! -blog

LA GIOIA DEL SIGNORE E' LA NOSTRA FORZA!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *