Valore sublime della SS. Eucaristia. D. Mariano F. Grosso

La Ss. Eucaristia ha un valore inestimabile

di D. Mariano Francesco Grosso, osb

Eucaristia

 

La SS. Eucaristia (o s. Messa) ha un valore inestimabile, ma tanti cristiani non conoscono tale valore e perciò non partecipano alla Messa. P. Pio ha detto: “Il mondo può fare a meno del sole, ma non della Messa”. La s. Messa è il bene più grande che possiamo avere.

Che cos’è l’Eucaristia? È il sacramento che rende presente, attuale il sacrificio della Croce e la risurrezione di Gesù, ossia la sua Pasqua. È come se il sacrificio della Croce, avvenuto 2000 anni fa, avvenisse sull’altare nel momento in cui si celebra la s. Messa.

In che modo rende presente Gesù?

Si rende presente sacramentalmente, sotto le apparenze del pane e del vino, in corpo, sangue, anima e divinità. È  presente in ogni luogo e in ogni momento dove si celebra la s. Messa, perché Gesù è Dio e quindi non è limitato dallo spazio e dal tempo.

Per dare un’idea di questo suo grande miracolo, si può fare un esempio. Se uno va in una città e registra un concerto di un cantante e dopo tanto tempo lo ascolta, lo stesso concerto si rende presente, attuale, anche se uno lo ha ascoltato in un luogo lontano da lui e diverso tempo fa.

Molti miracoli eucaristici confermano la presenza di Gesù nel pane e nel vino consacrati.

Famoso è il miracolo di Lanciano (Chieti) avvenuto verso il 740 d. C. Un sacerdote, mentre celebrava la s. Messa, aveva un dubbio sulla presenza di Gesù; dopo la consacrazione, vide trasformarsi l’Ostia in carne e il vino in cinque grumi di Sangue. È un miracolo continuo, perché, dopo oltre 12 secoli, la Carne e il Sangue si conservano ancora e da analisi mediche risulta che essi appartengono a un essere umano.

Gesù si rende presente per donarci, con la s. Comunione, la grazia santificante, che è il passaporto per il paradiso. Infatti, Gesù ha detto: “In verità, in verità vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna” (Giovanni 6,53-54). Senza la s. Messa, il Sacrificio della Croce sarebbe la fonte sigillata della grazia.

La s. Messa è la Cena del Signore; si partecipa a una cena per prendere cibo; si partecipa alla Messa per cibarsi del Corpo e del Sangue di Gesù, sotto le specie del pane e del vino. Un cristiano dovrebbe partecipare alla s. Messa per ricambiare il grande amore di Gesù e quindi accettare qualsiasi sacrificio per parteciparvi e ricambiare il sacrificio di Gesù, che ha offerto la sua vita per salvarci. Chi ha commesso un peccato mortale, deve confessarsi, prima di ricevere la s. Comunione.

I 49 martiri di Abitene (Tunisia) preferirono essere uccisi (nel 304) anziché non partecipare alla s. Messa. Dicevano: “Senza la Messa non possiamo vivere”.

Inoltre, chi non partecipa alla s. Messa commette un peccato grave, poiché non osserva il terzo comandamento e rischia di non andare in Paradiso; se, per la misericordia divina, non va all’inferno, va in Purgatorio, dove le pene sono di lunga durata e tremende. Quindi, se uno non vuole partecipare alla Messa per amore di Gesù, dovrebbe parteciparvi almeno per timore delle pene, che deve scontare in Purgatorio.

Il demonio, con la tentazione, fa trovare qualsiasi scusa per non far partecipare alla  Messa. Infatti, s. Teresa di Gesù Bambino ha detto: “Quando il demonio è riuscito ad allontanare una persona dalla s. Comunione ha raggiunto il suo scopo”.

Quindi, un vero cristiano fa qualsiasi sacrificio per partecipare alla s. Messa e non si lascia mai vincere dal demonio.

 

Pubblicato da Vivete nella gioia! -blog

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