Medjugorje 25 settembre 2013 – commento

m“Cari figli! Anche oggi vi invito alla preghiera. Il vostro rapporto con la preghiera sia quotidiano. La preghiera opera miracoli in voi e attraverso di voi perciò figlioli la preghiera sia gioia per voi. Allora il vostro rapporto con la vita sarà più profondo e più aperto e comprenderete che la vita è un dono per ciascuno di voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”

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Per approfondire il significato della preghiera cristiana è bene attingere al tesoro dei santi, che molto hanno scritto sui vari aspetti dell’orazione. Tra quelli che più ampiamente ne hanno parlato troviamo Santa Teresa d’Avila, mistica autrice di varie celebri opere. In uno dei suoi scritti si legge: “la preghiera non è qualcosa di statico, è un’amicizia che implica uno sviluppo e spinge a una trasformazione, a una somiglianza sempre più forte con l’amico”. Dunque, definisce la preghiera come un rapporto di amicizia con il Signore in continua maturazione, che riempie il cuore di amore e produce cambiamenti profondi nella persona.

L’esperienza e la storia insegnano che, effettivamente, senza la preghiera l’uomo è incapace di compiere il vero bene in modo disinteressato ed è anche incapace di perdono. Non è, infatti, possibile perdonare se stessi né gli altri con un perdono autentico senza l’intervento della grazia divina, perché superare le offese e rinunciare alla vendetta, non è frutto dell’abilità umana, né delle disposizioni naturali di una persona, ma opera di Dio che dona la sua grazia in primis nei sacramenti, quindi nella preghiera fedele e perseverante. Perdonare non significa cancellare il ricordo dell’offesa subita, ma trasformarlo, attraverso una purificazione della memoria: ciò è impossibile agli sforzi umani, ma diviene possibile per mezzo della preghiera, quando si implora questa grazia con il cuore, grazia che  libera e consola, capace di ristabilire la pace e la serenità in noi e con gli altri. L’esperienza del perdono è una delle più belle che una persona possa vivere, ma solo chi la chiede, la ottiene.

Tuttavia, la preghiera non opera soltanto questo prodigio. Senza la luce dello Spirito che viene a noi per mezzo dell’orazione, non possiamo vedere neppure ciò che veramente siamo, non sappiamo riconoscere il peccato che è in noi e ci inganniamo gravemente sulla salute della nostra anima.

“Soltanto chi prega si salva”, scriveva sant’Alfonso, perché in verità, solo colui che prega vede il suo peccato e lo condanna, domandando perdono sincero al Signore e impegnandosi a non perseverare sulle vie dell’errore. Scrive, a riguardo, Santa Teresa che “quando un’anima si unisce intimamente alla stessa misericordia, alla cui luce riconosce il suo nulla e vede quanto ne sia stata perdonata, non posso credere che non sappia anch’essa perdonare a chi l’ha offesa. Siccome le grazie ed i favori di cui si vede inondata le appariscono come pegni dell’amore di Dio per lei, è felicissima di avere almeno qualche cosa per testimoniare l’amore che anch’ella nutre per lui” (Cammino di perfezione 36,12). Ed è così che nasce spontaneo l’amore verso il prossimo e la testimonianza cristiana. Chi si riconosce amato da Dio, chi sa vedere la sua miseria e quindi i prodigi che, nonostante tutto, il Signore realizza nella sua vita, diviene misericordioso con il prossimo per amore di Dio, si apre alla compassione, alla comprensione, riesce a consolare chi è afflitto perché riconosce di essere stato a sua volta consolato, senza merito, da Dio nella sua afflizione. A questo punto, mettere in pratica i comandamenti dell’amore e compiere opere di misericordia corporali e spirituali non si presenta più  come un pesante dovere da compiere, ma diviene la più naturale conseguenza della preghiera e dell’amore. Questa trasformazione avviene soltanto nella preghiera e chi desidera la felicità deve iniziare a pregare, non esistono alternative.

Per coloro che pregano e vivono di preghiera- in una comunione profonda con il Padre, non solo a parole ma con l’impegno- Dio fa miracoli; li compie nella vita di tutti i suoi figli, perché crescano nella fede e nell’amore e diventino, così, segno per gli altri. Attraverso di loro, poi, compie ancora miracoli, segni e prodigi, affinché tutti riconoscano che Gesù è il Signore, e che il nostro Dio è l’Unico Vero Dio.

Partendo dalla fedeltà alla preghiera- personale, comunitaria, liturgica, orale, mentale- si diviene forti nel bene e coraggiosi nell’azione, si riceve anche la grazia dell’accoglienza verso il prossimo, della disponibilità, della compassione per il dolore altrui e ci si apre alla vita, agli altri, oltre che a Dio. E’ così che il cuore di pietra diviene un cuore di carne, sensibile e attento alla voce di Dio e ai bisogni del prossimo. In questo modo si diventa capaci di grandi cose.

Ecco un altro suggerimento su come e quando pregare della stessa Santa Teresa d’Avila: “Non si creda che nuoccia al raccoglimento il disbrigo delle occupazioni necessarie. Dobbiamo ritirarci in noi stessi, anche in mezzo al nostro lavoro, e ricordarci di tanto in tanto, sia pure di sfuggita, dell’Ospite che abbiamo in noi, persuadendoci che per parlare con Lui non occorre alzare la voce” (Cammino di perfezione 29,5).

Questo è l’aspetto della preghiera personale che spesso viene trascurato. Ma, pregare non è solo recitare preghiere, che pur sono raccomandate secondo gli orari canonici di preghiera quotidiana (lodi, ora media, vespri, compieta, S. Messa, S. Rosario)! E pregare incessantemente è possibile se ci sforziamo di ricordarci di Dio in ogni attività quotidiana, alimentando la comunione con Lui attraverso continui rimandi a Lui con il pensiero, l’affetto, l’intenzione, un moto del cuore, una breve giaculatoria, quelle piccole cose che non si notano all’esterno ma che sostengono la fede e l’amore, lo rafforzano e lo fanno ardere. Si tratta di comunicare costantemente con Dio, per non perdere quell’amicizia che è l’unica che non tradisce e non delude.

Ci conceda, dunque il Signore, “di non perdere mai di vista la sua divina presenza!” (Cammino di perfezione 29,8)

Pubblicato da Vivete nella gioia! -blog

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