False devozioni

 

portamaleMolto celebri sono le cosiddette “catene di Sant’Antonio” o “catene di Santa Rita” che ultimamente circolano in dose massiccia per posta elettronica e che riguardano i più svariati ambiti. Iniziano sempre con qualche introduzione commovente e toccante e finiscono per incitare a spedirle a tutti i conoscenti. Ciò al fine di attirare su di se la fortuna con la minaccia che, se ciò non venisse fatto, si rivolgerebbe contro di noi arrecando molte sciagure e sfortune.

Inoltrare ad altre persone queste catene significa cadere nella superstizione e farci cadere di seguito molti altri.

Non vanno prese alla leggera poiché ciò costituisce peccato.

Diffuso è anche il famoso “dolce di Padre Pio” la cui ricetta di preparazione costituisce un vero e proprio rituale di magia scandita da procedure da seguire, numeri e tempi da rispettare, desideri da esprimere. In questo infame modo viene oltraggiato il nome di San Pio e tutta la sua figura.

State lontani da questa forma di superstizione e non mangiate questo dolce, non cucinatelo né offritelo ad altri.

Un accenno anche alla cosiddetta “pianta magica” che deve essere annaffiata con il thé mentre si esprimono dei desideri. Tale operazione è inoltre integrata con la pronuncia di parole misteriose che altro non sono che formule magiche ed evocazioni di spiriti.

Tutte le forme di superstizione vanno rigettate come provenienti dal maligno ( gatto nero che attraversa la strada, specchio rotto, sale che cade, passare sotto la scala, non regalare coltelli,non fare incrociare gli oggetti, né di Venere né di Marte.., numeri 13 e 17, toccare ferro, fare i corni scaramantici, indossare portafortuna, ecc. ).

Se si pretende di conciliare la fede con queste pratiche, ci si sbaglia di grosso.

E’ Dio che permette ogni cosa e non la sorte o le pratiche superstiziose personali (cfr. Mt 10,29).

 

Altre pessime abitudini

– Indossare o appendere nell’auto il famigerato “corno rosso”(colorato o di metalli preziosi non fa differenza) magari insieme alla corona del Rosario o insieme al crocifisso. Ciò costituisce un vero mix diabolico in quanto le due cose sono totalmente inconciliabili tra loro.

Non si può credere in Dio ed allo stesso tempo affidarsi alla buona sorte che il cornetto dovrebbe assicurare. Esso rappresenta un vero e proprio idolo e come tale infrange il primo comandamento, in quanto mette sullo stesso piano la legge di Dio e le stolte credenze pagane. Anche se fatto in buona fede, costituisce comunque un peccato e denota la totale superficialità religiosa della persona, di fatto ancorata alle pratiche superstiziose.

Lo stesso discorso vale per la varie medaglie, ciondoli e bracciali riportanti il proprio segno zodiacale. Chi infatti crede nell’astrologia e negli oroscopi imposta la propria vita in funzione di essi ed esclude, di fatto, l’amoroso abbandono nelle mani di Dio che è l’unico creatore e amore che tutto muove.

– Appendere nell’auto i cosiddetti “scacciaspiriti indiani o acchiappasogni” (dreamcatcher) costituiti da una rete che secondo una leggenda pellirossa farebbe passare solo i sogni buoni mentre catturerebbe nelle maglie gli spiriti cattivi.scac

Siamo di nuovo nell’ambito della superstizione e quindi lontani da Dio e dalla sua amorosa protezione.

Lo stesso vale per i diffusi ciondoli cinesi o indiani che molto frequentemente vengono appesi nell’auto poiché creduti dotati di particolari virtù protettive.

– Indossare il “bracciale di rame” pubblicizzato da molti come soluzione ideale contro artriti, dolori ecc.

Esso costituisce un elemento popolare molto conosciuto e venduto anche su varisiti internet che si raccomandano di non toglierlo mai per non perdere il potenziale “energetico” curativo. Ecco che emergono termini che ci ricordano molto da vicino quelli della New Age: energia,vibrazioni, magnetismo, ecc.

Sebbene vengano spesso esaltate le proprietà benefiche del rame, in realtàquesto bracciale risulta essere un vero e proprio oggetto magico-superstizioso che veniva ampiamente utilizzato anche dagli antichi egizi (che erano esperti maghi). A conferma di ciò è bene ricordare che i promotori di questo bracciale richiedono che esso sia ricavato da un pezzo di rame che è stato attraversato da una scarica elettrica ad alto voltaggio (20.000 Volt !?). Ciò al fine di acquisire i famosi effetti curativi e la necessaria carica “energetico-magnetica”.

L’uso di questo bracciale porta ad una reale dipendenza psichica a scapito della salute spirituale dell’individuo che ne fa uso, similmente ad altre forme curative alternative quale l’agopuntura.

Discorso analogo può essere fatto per il più recente braccialetto “Power Balance” che prompowerbette di riequilibrare e bilanciare il campo magnetico ed energetico del corpo umano migliorando, a detta dei produttori, “forza, equilibrio, flessibilità e resistenza fisica”. E’ una moda che si sta diffondendo a macchia d’olio, tanto che molti finiscono per mettere più bracciali in varie parti del corpo e addirittura nel letto, al fine di ottenere i tanto auspicati benefici.

Taluni affermano l’efficacia di questo tipo di bracciale anche se non si fonda su alcun base scientifica in quanto il braccialetto è composto da semplice gomma e da due comuni ologrammi. Anche in questo caso è molto alto il rischio di plagio psichico e di deviazione magico-supertiziosa.

 

manofatPossedere quadri e incisioni della cosiddetta “mano di Fatima” (Hamsa) o indossare il relativo ciondolo.

Nonostante il nome ingannevole questo simbolo, costituito da una mano apertacon al centro un occhio, non ha niente in comune con il celebre santuario mariano francese, ma trae la sua origine da una leggenda musulmana alla cui base c’è la figlia di Maometto che si chiamava proprio Fatima.

Esso è considerato un amuleto contro il malocchio e gli influssi negativi in genere. La credenza in questo oggetto superstizioso si è allargata nel tempo fino ad essere utilizzata anche dalle filosofie orientali, dalla New Age ed dai movimenti esoterici ed occultistici.

Il cristiano deve guardarsi attentamente dall’utilizzo e credenza in questo simbolo.

 

– Possedere oggetti rituali etnici o raffiguranti divinità e pseudo-santoni. Spesso vengono acquistati, al termine di un viaggio all’estero, degli oggetti tipici della zona visitata.

In questa scelta dobbiamo stare molto attenti poiché invece di un innocuo souvenir rischiamo di portarci a casa un oggetti carico di significati magici e poteri malefici. E’ il caso dellemaschere rituali africane e delle statuette da divinazione che molto spesso affollano i banchi dei mercati etnici delle nostre città. In alcuni casi sono addirittura utilizzati per rituali magici e poi venduti egli ignari turisti.

Altri oggetti potenzialmente dannosi sono le raffigurazioni di divinità asiatiche (immagini o statuette) e oggetti apparentemente comuni ed innocui consegnati da presunti santoni (biscotti, polveri, erbe, indumenti, immagini, santini, ecc. ) come ad esempio gli oggetti gravitanti attorno al fenomeno Sai Baba. Questi oggetti vanno immediatamente distrutti e bruciati per evitare spiacevoli e dannosi effetti nella nostra vita quotidiana.

– Indossare portafortuna, talismani e amuleti (pietre, denti, radici, polveri, pentacoli, ecc.), pietrespecialmente se consegnati e raccomandati da maghi o similari, in quanto essi costituiscono un ampio varco per il maligno.

– Oggetti religiosi indossati con mentalità superstiziosa e scarsa devozione.

Portare ad esempio un Rosario, una croce o una medaglietta al collo confidando nella protezione derivante dal solo oggetto, rischia di far scivolare nel campo della superstizione alla pari di un amuleto.

Gli oggetti religiosi ( meglio se benedetti ) assumono un reale valore di protezione ed aiuto divino solo se indossati con fede e con spirito di preghiera, confidando nel fatto che la protezione ci è assicurata da ciò che essi rappresentano e non dall’oggetto in se stesso.

 

tratto dal sito: www.diosalva.net
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Pubblicato da Vivete nella gioia! -blog

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