Medjugorje 2 dicembre 2013

13 - 1Cari figli, con materno amore e materna pazienza, guardo il vostro continuo vagare ed il vostro smarrimento. Per questo sono con voi. Desidero anzitutto, aiutarvi a trovare e a conoscere voi stessi, affinché poi possiate capire e riconoscere tutto ciò che non vi permette di conoscere sinceramente e con tutto il cuore l’amore del Padre celeste. Figli miei, il Padre si conosce per mezzo della Croce. Perciò non rifiutate la croce: col mio aiuto, cercate di comprenderla ed accoglierla. Quando sarete in grado di accettare la Croce, capirete anche l’amore del Padre Celeste. Camminerete con mio Figlio e con me. Vi distinguerete da quelli che non hanno conosciuto l’amore del Padre Celeste, da quelli che lo ascoltano ma non lo comprendono, non camminano con Lui, non l’hanno conosciuto. Io desidero che voi conosciate la verità di mio Figlio e siate miei apostoli; che, come figli di Dio, vi eleviate al di sopra il pensiero umano e, sempre ed in tutto, cerchiate nuovamente il pensiero di Dio. Figli miei, pregate e digiunate per poter comprendere tutto quello che vi chiedo. Pregate per i vostri pastori e bramate di conoscere, in comunione con loro, l’amore del Padre Celeste. Vi ringrazio.

Chi dice di credere in Dio e non si comporta come Dio vuole, non Lo conosce e la sua fede è falsa (“chiunque pecca non lo ha visto né l’ha conosciuto” 1Gv 3,6). Infatti l’uomo che davvero ha incontrato il Signore e il suo amore di Padre cresce nella fede e nell’amore e non può non agire come a Lui piace. Afferma l’apostolo Giovanni che chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore (1Gv 4,8)
La fede per crescere ha bisogno di essere alimentata dalla preghiera, dai sacramenti, ma anche dall’approfondimento della Verità Rivelata, per conoscere sempre meglio quell’amore gratuito e salvifico dell’unico vero Dio, che si è donato all’umanità nel Verbo Incarnato e sempre nuovamente si fa trovare dall’uomo che lo cerca.

Bisogna saper fare tesoro dell’intelligenza che il Signore ci ha donato per conoscerlo, amarlo e quindi servirlo liberamente. Una fede superficiale è dannosa quanto la mancanza di fede, o forse di più, perché colui che crede a parole ma non testimonia con la vita dà uno scandalo peggiore di chi dichiara di non credere affatto. In quanto cristiani dobbiamo guardarci bene dal non essere motivo di inciampo per nessuno. Per non cadere in tale errore, però, è necessario liberarsi da quei pregiudizi – antichi e moderni -che condizionano tutto l’agire e il pensare, e che vengono, per lo più, da una profonda ignoranza in materia di fede, da una esistenza trascorsa in modo superficiale senza comprendere il senso e il fine ultimo della vita, dall’accettazione incondizionata di tanti falsi pregiudizi religiosi.

Bisogna uscire fuori dall’anonimato di una vita senza ideali autentici, piena di compromessi con il mondo. Solo chi ama la verità profondamente, proprio cercando la verità, trova il Dio di Gesù Cristo: Via,Verità e Vita. Tutti gli altri non possono raggiungere la vera fede, né possono comprendere l’amore di Dio. Infatti, colui che vuole conoscere il significato della propria esistenza e ascolta le domande che sorgono nel suo cuore, ricercando con impegno e sincerità, giunge alle risposte desiderate quando incontra la Parola di Dio, perché ogni risposta agli interrogativi umani ed esistenziali è data nella Rivelazione divina, in particolare nella Persona di Gesù, Verbo Incarnato, pienezza di Verità. Dunque, solo chi non ha paura di scoprire se stesso alla luce di Dio, la sua umana debolezza, la sua fragilità, ma anche la grande dignità che Dio gli ha conferito, trova la sapienza.

Tutto ciò richiede impegno, un lavoro costante, duraturo, che a suo tempo darà grandi soddisfazioni e grandi frutti, perché permette di sperimentare la forza dell’Amore di Dio e di trasmetterlo agli altri. Cedere alla mentalità dominante, per pigrizia, paura, convenienza o altro, significa, rinunciare all’Amore e persino a se stessi, alla propria felicità.

L’esperienza insegna che chi non cerca Dio con tutto il cuore vaga e presto si smarrisce dietro falsi idoli, che sono vane luci destinate a deludere. Tutto ciò è ben evidente ai nostri giorni. Cercare al di fuori di noi la causa di tanto disordine che vediamo, colpevolizzare gli altri, è inutile, perché la responsabilità è di ciascuno in particolare: ogni volta che uno di noi si adegua alle esigenze/mode del momento e, per paura del giudizio altrui, per non essere diverso dalla massa, o anche solo per negligenza, dà la sua approvazione a ciò che è immorale, questi contribuisce sensibilmente a distruggere l’umanità e la sua bellezza. Al contrario, ogni persona che si adopera per difendere la verità, la sana dottrina, la giustizia, la vera libertà- che non è libertinaggio- dà un contributo di salvezza al mondo intero e cresce nell’amore di Dio, permettendo così al Signore di regnare in mezzo agli uomini.

La morale- troppo spesso denigrata e fraintesa- non è un invenzione per privare l’uomo della sua libertà, ma al contrario, il suo fine è proprio quello di conservarlo integro e libero. Si tratta di una legge presente già nella natura umana- che da sempre l’uomo indaga e riconosce in sè – e che la Rivelazione divina ha perfezionato per la salvezza di ogni uomo. La Chiesa Cattolica, per volontà di Dio, è depositaria di questa Verità e la custodisce come Madre. Rinnegando ciò, non solo si commette una grave ingiustizia nei confronti della Verità e di Dio, ma si contribuisce alla corruzione morale e spirituale di tutto il genere umano. E’ irrazionale e sciocca quella tendenza ormai consolidata di dare credibilità a tutto e a tutti- spesso tollerando serie incoerenze morali e ingiustizie sociali- mentre si va mettendo sempre sotto accusa la Verità rivelata da Dio di cui la Chiesa da secoli è custode, garante e testimone: è un gioco del demonio di cui molti tra noi- più o meno consapevolmente- si fanno complici.

Di qui, l’importanza dell’istruzione religiosa, della formazione personale e sociale secondo valori autentici, gli unici in grado di dare senso alla vita di ciascuno e di regolare sapientemente le relazioni tra gli uomini. Tutti siamo chiamati a coltivare questo desiderio di conoscenza, soprattutto in questi tempi- in cui al grande progresso scientifico sembra corrispondere altrettanto regresso morale. E’ l’unico modo, assieme a una vita in grazia, anche per scoprire il significato e l’importanza della Croce di Cristo troppo spesso rifiutata. L’amore di Dio si rivela con forza proprio nel Sacrificio di Sangue di Gesù sulla Croce. Solo accogliendo questo mistero nella nostra vita- e in nessun altro modo- sapremo farci collaboratori di Dio, apostoli fedeli e affidabili, per attualizzare ai nostri giorni e tra la nostra gente la Redenzione operata da Cristo.

Si comprende quindi l’invito ad elevarsi al di sopra del pensiero umano e cercare sempre e in tutto nuovamente il pensiero di Dio per poter vivere la propria vita in pienezza. Il mondo non conosce il Cristo e pertanto non può dare all’uomo quello che il cuore dell’uomo desidera di più: l’Amore. Ecco dunque che per trovare l’Amore bisogna cercarlo presso la sua sorgente, presso Dio che è Amore.
Proprio vivendo così, con i piedi in terra e il cuore nel cielo, vi distinguerete da quelli che non hanno conosciuto l’amore del Padre Celeste, da quelli che lo ascoltano ma non lo comprendono, non camminano con Lui, non l’hanno conosciuto.
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Pubblicato da Vivete nella gioia! -blog

LA GIOIA DEL SIGNORE E' LA NOSTRA FORZA!

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