“Lei è un sacerdote!”

pmariovent Un giorno un sacerdote bussa alla porta di Padre Mario Venturini. Veste in borghese ed è terribilmente impacciato. Sul volto tirato i segni del dramma che lo tormenta. Tiene in mano una lettera che gli brucia, contiene l’ “aut aut” dei superiori: o cambia vita rientrando nei ranghi oppure, liberissimo di andare per la sua strada. Non sa che pesci pigliare. Si è rivolto a Padre Mario perchè, lo sanno tutti, è sempre disposto a dare una mano, un consiglio. Da vero amico.

Il sacerdote in borghese è un fiume in piena: parla, parla; molte cose le dice, altre le lascia intendere. Padre Mario ascolta con attenzione partecipe. La lunga esperienza gli fa intuire anche quello che il confratello tace: e sono cose grosse. Poi dice la sua con tatto, affetto e con passione. Lo invita a riflettere, a pregare tanto, prima di prendere le sue decisioni. Non nasconde come lui vorrebbe che la faccenda si concludesse: cambiamento di vita e ritorno all’ovile.

Il prete in borghese, oltre che terribilmente impacciato è anche fortemente indeciso. “Se se ne va così è perduto” pensa Padre Mario. Allora, come è solito fare, ma stavolta lo fa con maggior slancio e decisione, gli si inginocchia davanti e gli dice:

-“Abbiamo finito, ora mi dia la sua benedizione”
_”Benedirla io? Ma se sono un tizzone d’inferno!”
– “Lei è un sacerdote, ha il carattere sacerdotale, mi benedica!”.

La mano trema e pesa come un macigno, mentre la alza per tracciare il segno di croce su padre Mario inginocchiato davanti a lui.
Quando l’abbassa, spossato e imperlato di sudore, sente il cuore e la mente tornare serena. E decide. Cambierà vita per riprendere la sua missione da dove l’ha interrotta e vi resterà fedele sino alla fine.

(Pietro Lazzarin “Padre Mario Venturini” cap. 26 pag. 145 ss.- ed. Messaggero Padova)

 

 

Pubblicato da Vivete nella gioia! -blog

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