La sua felicità, la sua consolazione…

Questa salvezza degli uomini è la grande, l’unica preoccupazione del prete; conquistarne uno solo all’amore di Cristo è la sua gioia più grande. Questa passione per gli uomini si impadronisce di lui a tal punto che dimentica completamente se stesso. La sua felicità, la sua consolazione, è deporre ai piedi di Cristo il frutto delle sue fatiche, il trofeo d’amore delle sue vittorie di pace. Aprire il seno della misericordia a un peccatore; lavare il fango che copre le immagini di Dio e, con un lavoro continuo, con ritocchi successivi, ricostruire la rassomiglianza divina; vedere dei capolavori di santità formarsi sotto le sue mani, ecco le gioie, le ebbrezze divine che l’amore degli uomini riserva al sacerdote di Gesù.

Bossuet dice in qualche luogo, parlando di Maria: « Maria è un Cristo iniziato ». Il prete, è un Cristo continuato. La sua vita è come un prolungamento, nei secoli, della vita terrena di Gesù. La sua parola non è solo un’eco, più o meno sonora, della parola di Cristo: è la parola stessa di Gesù che passa nella sua voce, perché il nostro Salvatore ha detto ai suoi sacerdoti: «

sotto le sue mani, ecco le gioie, le ebbrezze divine che l’amore degli uomini riserva al sacerdote di Gesù.

Bossuet dice in qualche luogo, parlando di Maria: « Maria è un Cristo iniziato ». Il prete, è un Cristo continuato. La sua vita è come un prolungamento, nei secoli, della vita terrena di Gesù. La sua parola non è solo un’eco, più o meno sonora, della parola di Cristo: è la parola stessa di Gesù che passa nella sua voce, perché il nostro Salvatore ha detto ai suoi sacerdoti: «Chi ascolta voi, ascolta me ».

Madre Luisa Margherita Claret de la Touche

Pubblicato da Vivete nella gioia! -blog

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