Gesù Crocifisso, nostro Maestro, c’insegna il vero amore
di D. Mariano F. Grosso
Accettando di morire in Croce, Gesù c’insegna il vero amore: l’amore verso Dio e verso il prossimo.
C’insegna l’amore verso Dio, dicendo: “Tutto è compiuto!”, ossia abbandonandosi al volere del Padre, confidando nel suo amore, distaccandosi dalle persone care, ossia dalla sua amatissima Madre e dai discepoli. Accettando di soffrire per amore Suo, c’insegna a essere forti nelle prove, pensando che Lui non ci chiede mai prove superiori alle nostre forze.
Gesù Crocifisso, sull’amore del prossimo, c’insegna: con la sua nudità, ad essere poveri, ossia a essere distaccati dai beni passeggeri di questo mondo e a offrirle, secondo le proprie possibilità, ai fratelli bisognosi; con la sua sofferenza, ad accettare le sofferenze e offrirle per le mani di Maria, per la nostra santificazione e quella degli altri; con la sua obbedienza al Padre, ad essere obbedienti ai genitori e alle autorità ecclesiastiche e civili.
Assaggiando il fiele, a mortificarci, offrendo ai bisognosi tutto ciò a cui noi rinunciamo; perdonando i suoi crocifissori, a perdonare di cuore a coloro che ci hanno fatto del male; morendo fra due ladroni, ad essere umili, affinché possiamo metterci a servizio del prossimo; non rispondendo agli insulti, a praticare la pazienza verso le persone moleste o sgarbate; rispondendo con affabilità al buon ladrone, a essere dolci verso le persone impazienti o irascibili; perdonando i nemici, pregare per gli altri, specialmente per la conversione dei peccatori; non rispondendo alle provocazioni, a praticare il silenzio, per evitare le contese; accettando di morire per noi per salvarci, a praticare la carità, regina delle virtù; morendo per noi per salvarci, ad avere il santo zelo per la salvezza delle anime.
Pensando a Gesù in croce e impegnandosi a vivere nell’amore: i bambini e i ragazzi obbediscono ai genitori e ai superiori, sono diligenti nei loro doveri e sempre gentili e generosi verso gli altri; i giovani si impegnano nei loro doveri, nella pratica delle virtù e aiutano i bisognosi; gli operai e i professionisti svolgono con onestà il proprio lavoro e aiutano i bisognosi;
gli sposi vivono il loro matrimonio con fedeltà e superano ogni difficoltà, accettando ogni sacrificio; i genitori educano i loro figli soprattutto con l’esempio; i maestri cooperano con i genitori nella formazione culturale e morale dei loro alunni; i catechisti collaborano con i genitori nella formazione spirituale dei loro ragazzi; i docenti si impegnano nella formazione professionale dei loro studenti;
i venditori cercano il giusto guadagno nella loro attività evitando le frodi; i medici vedono nei loro pazienti delle persone da curare con dedizione; gli artisti cercano con la loro arte elevare ai valori dello spirito; i sofferenti offrono le loro sofferenze per il bene proprio e degli altri;
i poveri accettano con serenità la loro povertà e sperano sempre di migliorare le loro condizioni; i ricchi cercano di aiutare con generosità gli altri nei loro bisogni; i pastori di anime accettano volentieri anche i sacrifici per la santificazione degli altri.
Gesù in croce è il nostro Maestro e Lui vuole che lo imitiamo nell’amore verso Dio e verso il prossimo, con la luce e la forza dello Spirito Santo, che si ottiene con la preghiera (specialmente il s. Rosario), e con la grazia divina che si rafforza con il sacramento della Confessione e si accresce con la s. Comunione.
In questo modo possiamo progredire sulla via della santità, scopo della nostra vita, ed essere un giorno eternamente felici. Solo l’amore è la soluzione vera di ogni problema e soltanto l’amore ci offre la possibilità di entrare nel regno eterno dell’Amore.
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