“Cari figli! Anche oggi vi invito alla preghiera. La vostra preghiera sia forte come pietra viva affinché con le vostre vite diventiate i testimoni. Testimoniate la bellezza della vostra fede. Io sono con voi e intercedo presso il mio Figlio per ognuno di voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.
La vera bellezza viene da Dio e la fede è bella solo quando è autentica. Per poter testimoniare la “bellezza della nostra fede” dobbiamo prima conoscerla, poi viverla, e solo allora saremo in grado di farne partecipi anche gli altri. Il punto di partenza per realizzare tutto questo è la preghiera, perseverante e forte “come pietra viva”, per crescere nella confidenza in Dio e nella diffidenza di sé, per lasciar germogliare l’umiltà e far morire l’amor proprio, che conduce al peccato e alimenta la superbia.
Testimoniare significa prima di tutto vivere ciò in cui si crede: solo così la vita recupera la sua dignità e l’immagine di Dio che è in ogni uomo si rende visibile a tutti. Si tratta, tuttavia, di una scelta impegnativa che occupa tutto l’arco dell’esistenza. Gesù non ci nasconde che solo chi avrà il coraggio di percorre questa “via angusta” troverà la vera Vita (cf. Mt 7,13-14). Non esistono, dunque, alternative valide a questa strada, altrimenti il Signore ce le avrebbe indicate! Gesù Cristo è uno solo ed è Lui la Via, la Verità e la Vita (cf. Gv 14,6), come gli apostoli anche noi possiamo esclamare “Signore, aumenta la nostra fede!” (Lc 17,5), “Signore, insegnaci a pregare!” (Lc 11,1), “Signore, da chi andremo? Solo tu hai parole di vita eterna!” (Gv 6,68) Dove andremo, a chi ci rivolgeremo, chi potrà aiutarci e salvarci da ogni pericolo se non Dio solo? All’infuori di Dio non esiste nessuno in cui riporre fiducia totale nella certezza di non restare confusi! Chi si illude di poterlo fare, presto ne resta deluso.
Scegliere Gesù è in realtà l’unica cosa ragionevole da fare, perché questa scelta garantisce tutto ciò di cui si ha veramente bisogno e risponde pienamente ad ogni nostra esigenza. Che si voglia crederlo o no, è la via della piena realizzazione di sé, oltre ad essere garanzia di eterna felicità. E’ la via della bellezza e della luce, dell’immortalità e della gioia, percorrendola si acquista la Sapienza e con essa ogni altro bene. Chi ha avuto il coraggio di entrare per quella “porta stretta” di cui parla Gesù ha scoperto la sorgente della vita e ha trovato la forza per affrontare ogni contrarietà, preferendo rinunciare a tutto piuttosto che fare un solo passo indietro.
Se speriamo che il mondo possa aiutarci in questo cammino, sbagliamo; se continuiamo a cercare risposte e soddisfazioni nelle mode del momento, perdiamo tempo, e finiremo presto nella disperazione. Il mondo non ascolta la voce dell’Unico Vero Dio, pertanto non potrà mai aiutarci a comprendere il significato della vera bellezza. Invece, il nostro Dio è vivo ed è sempre capace di farlo!
Guardando Maria contempliamo la bellezza di Dio e possiamo ancora stupirci di quanto sia anche oggi desiderabile e straordinaria. Una volta i veggenti di Medjugorie chiesero alla Madonna: “come fai ad essere così bella?!” e la risposta che ne seguì fu incredibile, disse: “sono bella perché amo”.
Ecco il segreto della bellezza: l’amore! Il vero amore rende belli anche d’aspetto! Ma noi abbiamo veramente capito cos’è l’Amore? San Giovanni ci dice che “Dio è Amore” (1 Gv 4,8). Gesù, nel Vangelo, ci insegna ad amare, ci mostra l’essenza del vero amore e i segni che l’accompagnano: “chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi mi ama” e ancora “chi mi ama sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui” (Gv 14,21)! Soltanto nella vita di grazia noi incontriamo questo Amore, tutto il resto è delusione, falsità e menzogna, destinato a finire presto.
L’Amore di Dio ha un valore eterno, illumina, purifica, santifica, rinnova e chi è toccato dall’amore, senza neppure avvedersene, entra nella vita degli altri e la trasforma… l’amore di Dio è la forza della vera testimonianza, e colui che ama, riceve questa forza nella preghiera!
E’ un mistero di grazia, che molti non vogliono accettare, ma i fatti e la storia lo dimostrano: chi lavora per la propria conversione, lavora per la conversione del mondo intero! Chi ama Dio, impara la carità fraterna, che è amore disinteressato. E’ la potenza dello Spirito Santo che passa di cuore in cuore a risanare l’umanità. E’ la forza della preghiera che ferma le guerre e ristabilisce la pace! A nulla servono elaborate strategie di pace se alla base non ci sono preghiera e fede. La pace deve nascere nel cuore dell’uomo per poter garantire stabilità alle nazioni. Infatti, ogni uomo che apre la porta a Cristo, apre una diga che permette alla misericordia di Dio di riversarsi in abbondanza intorno a sè.
L’insegnamento del Vangelo è sempre attuale perché Dio è sempre vivo e non cambia e la natura dell’uomo è da sempre la stessa. Il sigillo che il Signore imprime in ogni nuova vita che nasce è lo stesso per tutti dall’inizio della creazione. Cambiano i tempi, mutano le epoche, passano le mode, ma il desiderio di felicità insito nell’uomo non passa e il suo cuore è inquieto finché non torna a Dio e riposa nella sua pace.
“Tardi ti amai, bellezza così antica e così nuova, tardi ti amai. Sì, perché tu eri dentro di me e io fuori. Lì ti cercavo. Deforme, mi gettavo sulle belle forme delle tue creature. Eri con me, e non ero con te. Mi tenevano lontano da te le tue creature, inesistenti se non esistessero in te. Mi chiamasti, e il tuo grido sfondò la mia sordità; balenasti, e il tuo splendore dissipò la mia cecità; diffondesti la tua fragranza, e respirai e anelo verso di te, gustai e ho fame e sete; mi toccasti, e arsi di desiderio della tua pace.” (San’Agostino, Le confessioni X, 27)
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