Medjugorje 2 luglio 2013

Cari figli, con amore materno vi prego di donarmi i vostri cuori perché io possa presentarli al mio Figlio e liberarvi, liberarvi da tutto quel male che vi rende sempre più schiavi e vi allontana dall’unico Bene – mio Figlio, da tutto ciò che vi guida sulla via sbagliata e vi toglie la pace. Io desidero guidarvi verso la libertà delle promesse di mio Figlio perché desidero che qui si compia completamente la volontà di Dio, perché attraverso la riconciliazione con il Padre Celeste, il digiuno e la preghiera nascano apostoli dell’amore di Dio, apostoli che liberamente e con amore diffonderanno l’amore di Dio a tutti i miei figli, apostoli che diffonderanno l’amore fiducioso nel Padre Celeste e apriranno la porta del cielo. Cari figli, offrite ai vostri pastori la gioia dell’amore e del sostegno così come il mio Figlio ha chiesto a loro di offrirlo a voi. Vi ringrazio.

La Verità è il segreto della libertà autentica. Solo la Verità accolta tutta intera libera il cuore dell’uomo, trasforma la sua vita, ne migliora ogni momento e orienta tutte le scelte. Nei nostri tempi, in cui si proclama che “tutto è relativo” si dà spazio alla più grande menzogna, di cui molti, purtroppo, si sono convinti, misurando su di essa la loro esistenza e vivendo così da disperati, con una falsa apparenza di felicità con cui vogliono illudere se stessi e gli altri, vagando alla costante ricerca di un benessere che non riescono a raggiungere e che, infondo, non li soddisfa. Questa insoddisfazione che è nel cuore dell’uomo moderno si traduce nella rincorsa al divertimento, alle ultime tendenze della moda, all’edonismo, che predica una perfezione illusoria e una giovinezza immortale umanamente irraggiungibile. E’ questa la “dittatura del relativismo” di cui ha parlato spesso il santo Padre Benedetto XVI, è questa la condizione dell’uomo di oggi che crede di essere libero, costruendo la sua vita senza Dio, ma che si ritrova schiavo del proprio egoismo, della propria miseria umana, della mentalità del mondo e, inevitabilmente, del demonio, che ha ordito un così grave inganno per portare con sé tanti uomini.

Tuttavia, questa costante inquietudine, che facilmente si può vedere nella maggior parte delle persone, è un segno chiaro di come l’essere umano aneli all’infinito, alla pace, alla verità, ai valori eterni, e sebbene molti facciano fatica ad accettarlo, altri a prenderne coscienza, altri ancora lo rifiutino volontariamente, tuttavia il desiderio di Dio nell’uomo si fa sentire con forza, muovendo tutta la sua vita. Ognuno poi, può scegliere cosa farne, può decidere se seguirlo o rinnegarlo e Dio non lo impedisce perché per amore rispetta la libertà che ha donato a ciascuno. Il Signore, tuttavia, non abbandona nessuno, non si dimentica dei peccatori e continuamente li invita a cambiare vita, a tornare a Lui, servendosi di segni, circostanze, persone, di incontri, di momenti e situazioni di prova o di sofferenza per parlare nel profondo del cuore. Pur continuando ad esortare ciascuno alla scelta del bene, non costringe mai nessuno a intraprendere la via della salvezza, se questi non lo vuole.

La Santa Vergine, a cui siamo stati affidati come figli sotto la Croce, incessantemente prega per noi e ci orienta verso il bene. In particolare si rivolge a quei suoi “cari figli” che sono a Lei più vicini e si sforzano di vivere il Vangelo non come semplici ascoltatori ma come uomini di fede che esercitano la virtù, affinché attraverso la loro testimonianza, la grazia del Signore possa raggiungere tutti gli altri. Testimoniare la fede con coerenza al Vangelo, vivere santamente da cristiani, senza lasciarsi contaminare dal mondo, dalle mode, dal rispetto umano, rende veri apostoli dell’amore di Dio e ciascuno di noi può esserlo! Basta vivere da cristiani nei fatti e non solo nelle parole, ricordando la Parola di Gesù che ci avvisa: “non chiunque mi dice “Signore, Signore” entrerà nel Regno dei Cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei Cieli”. Sono, infatti, molti coloro che predicano il Signore, che si ritengono giusti davanti a Dio, ma poi nelle scelte di vita testimoniano di non essere fedeli al credo che professano a parole. Questi sono coloro che più di tutti generano scandalo e con la loro incoerenza allontanano le persone dalla Chiesa di Cristo. Non sono loro gli apostoli di cui parla la Regina della Pace, perché, a guardar bene, non sono disposti a sacrificare nulla per la gloria di Dio e fanno tutto solo per essere visti dagli uomini. Anche su questo punto Gesù è chiaro: chi fa tutto per essere ammirato dagli uomini ha già ricevuto la sua ricompensa sulla terra, non la riceverà in Cielo.

Al contrario, il vero apostolo riconosce la sua debolezza, guarda con sincerità i suoi peccati, li confessa senza vergogna, sa rinnegarsi giorno per giorno, si guarda nella verità e cerca in tutti i modi di combattere i suoi vizi, domandando incessantemente aiuto al Signore nella preghiera. Il Signore ama intensamente ed esaudisce sempre la preghiera di chi cammina nella luce della verità del Vangelo e desidera ardentemente e sinceramente fare la Sua Volontà, senza anteporvi nulla. Sono coloro che camminano sulla strada della benedizione e si santificano mettendo Dio prima di se stessi, rinunciando a tutto pur di non rinnegarlo, agendo sempre secondo coscienza e compiendo le loro scelte, spesso incomprensibili agli occhi del mondo, nella vera libertà dei figli di Dio. Uomini davvero liberi perché conoscono e amano la Verità. Nessuno può separare queste persone dall’amore di Cristo, che gradualmente si fa spazio in loro, le possiede completamente e viene così riversato intorno, non potendolo essi contenere tutto solo per sé. Diventano così “apostoli che liberamente e con amore diffonderanno l’amore di Dio a tutti… l’amore fiducioso del Padre Celeste e apriranno la porta del cielo”.

Coloro che raggiungono questa intimità con il Signore non sono esseri diversi dagli altri, non nascono migliori degli altri, sono uomini comuni che scelgono volontariamente una via diversa dai più – la via stretta di cui parla Gesù nel Vangelo- e così diventano santi. Il punto di partenza è per tutti lo stesso, nessuno nasce santo, ed è estremamente sbagliato pensare che solo alcuni siano destinati alla santità: questa è una grave menzogna, che spesso può far comodo a chi non vuole impegnarsi per il Regno di Dio, ma Gesù nel Vangelo e il Magistero della Santa Madre Chiesa ci insegnano che universale è la chiamata alla santità. Non abbiamo scuse se ci perdiamo, perché, come ha insegnato la Madonna nelle sue apparizioni “va all’inferno chi ci vuole andare”.

Dunque, preghiamo per avere la luce del discernimento e per aiutare tutti gli uomini a ritrovare la strada che porta al Paradiso.

Pubblicato da Vivete nella gioia! -blog

LA GIOIA DEL SIGNORE E' LA NOSTRA FORZA!

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