Medjugorje 2 febbraio 2014 – commento

“Cari figli, con materno amore desidero insegnarvi la sincerità, perché desidero che, nel vostro operare come miei apostoli, siate corretti, decisi, ma soprattutto sinceri. Desidero che con la grazia di Dio siate aperti alla benedizione. Desidero che, col digiuno e la preghiera, otteniate dal Padre Celeste la consapevolezza di ciò che è naturale, santo, divino. Colmi di consapevolezza, sotto la protezione di mio Figlio e la mia, sarete miei apostoli che sapranno diffondere la Parola di Dio a tutti coloro che non la conoscono, e saprete superare gli ostacoli che si troveranno sulla vostra strada. Figli miei, con la benedizione la grazia di Dio scenderà su di voi e voi potrete conservarla col digiuno, la preghiera, la purificazione e la riconciliazione. Avrete l’efficacia che vi chiedo. Pregate per i vostri pastori, affinché un raggio della grazia di Dio illumini le loro vie. Vi ringrazio”.

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 Il richiamo alla sincerità è quanto mai attuale ed urgente. Il tempo in cui viviamo, infatti, non considera la sincerità un valore, piuttosto, una debolezza. Sebbene molti dichiarino di voler essere veritieri, di voler dire come stanno le cose, poi nei fatti è la doppiezza a prevalere, è la furbizia ad essere considerata un’abilità, come fosse un segno di grande intelligenza. Eppure non è così e il Vangelo ci insegna come stanno veramente le cose.

La doppiezza, il parlare o l’agire per secondi fini, nascosti dietro un’apparenza di bontà, è menzogna e Gesù afferma pubblicamente che il padre della menzogna è il diavolo e chi mente è figlio del demonio (cfr. Gv 8,45).

La vera forza dell’uomo non sta nella malizia, che è sempre un inganno, ma nella sincerità, nella lealtà, nell’onestà. Virtù che, quando sono presenti in una persona, si vedono e si percepiscono a partire dai piccoli gesti. Lo stesso accade per l’inganno: la persona falsa non può nascondersi per sempre, prima o poi chi gli sta intorno – soprattutto se prega e ha la luce della grazia – vedrà la menzogna che è in lui e metterà a nudo la sua falsa bontà.

Le persone sincere, inoltre, sono affidabili. Per quanto si voglia disprezzarle perché scomode o accusarle di ingenuità secondo il giudizio del mondo, in fin dei conti sono sempre quelle a cui si ricorre nel momento della difficoltà, proprio perché risultano responsabili e limpide, proprio perché, in fondo, tutti sanno che solo di loro ci si può fidare.

 Dunque, ecco dove sta la vera forza dell’uomo: nella sincerità; ed ecco dove sta la sua debolezza: nell’ipocrisia.

 Eppure, anche chi riconosce che ciò è vero, deve rendersi conto che non è cosa facile essere sinceri in un mondo dove gli ipocriti sembrano prevalere nella società, nella politica, nel lavoro e avere successo. Facciamo attenzione a non cadere nell’inganno delle apparenze! Gesù, anche a riguardo ci rivela la verità: infatti, l’approvazione del mondo, l’applauso delle folle, una strada facile da percorrere nascondono sempre un’insidia profonda, quella dei compromessi e soprattutto della propria perdizione, sfociando prima o dopo, sempre nell’infelicità. Gesù ci dice che il mondo odia chi è onesto, leale, giusto, perché chi è così non è dominato dalla mentalità del mondo; al contrario se noi fossimo schiavi del mondo, il mondo ci amerebbe. Pertanto cercare ossessivamente l’approvazione della gente, preoccuparsi del giudizio degli altri, fare di tutto per essere stimati, è segno di camminare su una via non buona, al seguito del demonio e non di Cristo. Non ci si aspetti allora di trovare la felicità, perché prima o poi, anche se percorrendo questa strada si raggiungerà un gran successo nel proprio ambiente, il demonio chiederà il conto dei favori elargiti e non farà sconti a nessuno, per nessun motivo. L’amore che il mondo propone è illusorio, forse garantisce un certo sostegno quando siamo nel pieno delle nostre facoltà e siamo utili a qualcosa ma ci abbandona senza pietà nel momento in cui le forze vengono meno, nelle difficoltà, nella vecchiaia, in definitiva, quando siamo noi ad avere bisogno di aiuto. In quel momento chi ha vissuto senza Dio scopre di essere profondamente solo e impotente davanti al male e cade inevitabilmente nella disperazione.

 Il Regno di Dio, invece, è un regno di riconciliazione, di pace e di consolazione, in cui sono chiamati ad entrare tutti, specialmente i malati per essere risanati, i peccatori per ricevere il perdono, i cuori feriti per essere consolati. E questo Regno è già in mezzo a noi e proprio a noi sta la scelta se entrarvi o meno. Se fossimo davvero persone intelligenti, valuteremmo seriamente le proposte del mondo e la proposta di Dio. Se ci mettessimo a pregare e domandassimo al Signore di farci vedere la verità, conosceremmo la verità e saremmo davvero liberi di fare la scelta giusta senza condizionamenti. Chi si lascia travolgere dal mondo, dai media, dalle tendenze, dalle passioni, pensa di essere libero ma è profondamente condizionato e non ha quel distacco necessario per vedere le cose nella luce, come sono veramente. Così, facilmente giudica male chi agisce in modo diverso da lui, considerandolo uno “stupido”, un ingenuo o un bigotto, senza rendersi conto che veramente ottuso è chi si fa schiavo di quello che vuole il mondo, chi vive senza cercare il vero senso della propria vita, chi corre dietro all’ultima moda e ha paura di restare in silenzio o da solo perché teme di scoprirsi debole, non all’altezza della società in cui vive, degli amici, degli ambienti che frequenta: sono queste le persone incapaci di affrontare i problemi quando si presentano, perché, vivendo costantemente una vita superficiale tra distrazioni e divertimenti, non ne hanno né la forza né gli strumenti.

 Essere corretti, decisi e sinceri è un segno di grande forza d’animo, significa davvero andare controcorrente e fare scelte che la maggioranza delle persone non può capire, perché non prega e non è in comunione con Dio. Perseverare in questa scelta, poi, è ancor più difficile se si pensa di doverlo fare con le sole proprie forze. Ma non è così: la grazia di Dio ci viene in aiuto e lo Spirito Santo, insieme al Consiglio ci dona anche la Fortezza necessaria per agire.

 Solo questi sono i veri apostoli, tutti gli altri sono tutt’al più dei filantropi, gente che se fa qualcosa di buono per gli altri, lo fa per un vantaggio personale, per propria soddisfazione, per sentirsi migliore. Spesso si comporta con doppiezza, usa strategie per arrivare ai suoi scopi, ammettendo come lecito ogni mezzo pur di raggiungere i propri obiettivi. Questi sono i figli del demonio e sue vittime, che il Signore costantemente chiama a conversione. Le persone corrette e integre nella condotta morale possono, con il loro esempio, senza tante parole, essere come uno specchio davanti al quale i falsi e i bugiardi possono riflettersi per considerare la deformità della loro malizia. In fondo è questo l’esempio dei santi: molti vedendoli semplicemente agire o parlare nella quotidianità hanno deciso di cambiare condotta e orientarsi al vero bene, desiderando anche loro possedere quella libertà interiore e quella gioia che ogni cuore umano, nel profondo, desidera.

 

Pubblicato da Vivete nella gioia! -blog

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