Il sacerdote che ama Maria, non uscirà dal giusto cammino…

Per l’uomo, per il prete, la madre è un dono di Dio. Trova in lei, nel suo amore così discreto e fedele, tutto ciò che il suo cuore può desiderare; il suo appoggio, la sua dolcezza, la sua salvezza.

Se il prete deve amare sua madre, se la ama sempre, ancora più deve amare la Madre incomparabile, la Madre di Cristo, Maria. Abbiamo ripetuto spesso che il prete è un altro Gesù. Quello che Maria era per Gesù, lo è anche per il prete. È madre, amorevole, soccorrevole, fedele. Lo circonda con le sue cure, lo guarda con amore, lo ispira, lo istruisce, lo difende, lo benedice.

Quello che Gesù era per Maria, lo deve essere anche il prete: un figlio obbediente, rispettoso, pieno d’amore. Sia sempre con Maria come con sua madre: un bambino. Si nasconda fra le sue braccia nella sofferenza, vada a lei nella gioia; la interroghi quando vuole sapere; ricorra a lei per i minimi bisogni; le confidi ogni suo desiderio, le riveli ogni sua debolezza. Non parli mai, non agisca mai, mai si fermi anche solo a pensare senza che la figura divinamente pura della Vergine proietti su di lui la sua ombra protettiva.

L’amore di Maria è, nel cuore del prete, un elemento necessario. È il raggio di sole e la rugiada che fanno sbocciare in lui il fiore della castità. E’ principio di vita, seme di virtù. Il prete che ama Maria come sua madre, che si confida con lei, che dipende da lei, non uscirà dal giusto cammino; resterà umile, puro, fervente: farà vivere Cristo in lui.

Madre Luisa Margherita Claret de la Touche

Pubblicato da Vivete nella gioia! -blog

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