Gesù è veramente risorto!

 Cari amici, ecco il giorno della Resurrezione che tanto attendevamo! Ecco il giorno della Speranza che si fa Certezza! Lodiamo il Signore perchè è venuto a donarci la Sua pace, quella vera che rinnova la vita in ogni suo aspetto! E se siamo ancora nella tristezza generata dalla prova e dalla fatica del cammino, oggi rallegriamoci nel cuore, perchè Gesù è qui, vivo, davanti a noi per darci speranza, speranza certa, viva, vera, nella vittoria su ogni male! Egli è proprio qui, ora, e ci dice: “guardami, sono proprio Io, sono vivo, sono risorto! Ho fatto questo per te!”, la Sua Resurrezione dimostra che ciò che ha detto e fatto nella Sua Vita è tutto straordinariamente vero, dunque, carissimi, rallegriamoci nel profondo, perchè oggi sappiamo che possiamo dare fiducia a Gesù, fiducia cieca e abbandonarci totalmente nelle Sue mani, così avremo pace e la soluzione a tutti i problemi! “Pace a voi!” .

E se anche oggi soffriremo, facciamolo in modo nuovo, accogliendo nell’intimo questa sofferenza con serenità e questo ci cambierà, perchè darà spazio alla presenza di Gesù dentro di noi… Lui il Risorto nel nostro dolore porterà conforto e pace, amore e sollievo e se è nella Volontà del Padre, potrà anche liberarci per sempre da ogni male!

La gioia vera è possibile anche nel dolore, anche quando si è appesi a una croce, perchè non consiste nell’allegria o nelle risate, nè in manifesazioni eclatanti di giubilo (che non sempre sono possibili, specialmente quando si è nella prova più dura) ma la vera gioia sta nella speranza, che allontana ogni tristezza e abbatte ogni pensiero di scoraggiamento. La gioia dunque nasce dalla speranza e genera quella fiducia che è forza per resistere al male, per la presenza di Gesù in noi!

Non esitiamo ancora a credere e sperare anche l’impossibile, non aspettiamo oltre, che segni ancora cerchiamo? Può esserci un segno più grande di questo? L’impossibile si è reso possibile, solo Dio poteva farlo, dunque ciò dimostra chiaramente e senza alcun dubbio che Gesù è Dio!!! Egli è veramente il Figlio di Dio! Gesù lo aveva promesso: ecco davanti ai nostri occhi la Verità, il segno di Giona, quello che cambierà per sempre la storia di uomini e donne, anche la nostra! Gesù ci ha detto la Verità, noi non gli credevamo, ma ora rinnegarlo significherebbe negare l’evidenza, negare la storia, negare un evento storicamente documentato, che uomini come noi hanno visto con i propri occhi e lo hanno scritto perchè fino a noi giungesse la grande Notizia! Ecco a chi abbiamo dato la nostra fiducia: non a un semplice uomo, non a un folle, ma a Dio stesso!!!

Cristo è anche il Signore della storia, perchè Cristo è veramente risorto! Meditiamo dunque con immenso stupore l’evento straordinario della Resurrezione di Cristo e domandiamo alla Madonna la vera fede, perchè fondata su questa Verità che non ha fine, la nostra vita si trasformi tutta nell’Amore immenso del Risorto! Davanti alla Buona Notizia, Notizia eclatante ma vera, della Resurrezione, la nostra vita non può restare la stessa!

Buona Pasqua a tutti!

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Ascoltiamo don Dolindo

La Risurrezione di Gesù Cristo

Quando Giuseppe d’Arimatea e Nicodemo seppellirono Gesù Cristo, lo imbalsamarono molto sommariamente, perché avevano fretta di sottrarre quel Corpo benedetto a qualunque profanazione da parte dei Giudei. Le pie donne, che avevano assistito alla mesta cerimonia, aveva notato questa imbalsamazione affrettata, e fin d’allora avevano stabilito di supplirvi esse stesse accuratamente, appena fosse finito il riposo festivo. Sicché la sera stessa del sabato, dopo le ore sei, ebbero premura di andare a comprare aromi ed unguenti preziosi, allo scopo di poter andare al sepolcro la domenica mattina, prima che fosse sorto il sole. Evidentemente queste pie donne ignoravano che vicino al sepolcro vi fosse stata posta la guardia. Esse poi erano guidate nel loro delicato pensiero dalla tenerezza e non dalla fede, poiché non solo non aspettano minimamente la Risurrezione del Signore, ma non vi pensano neppure, anzi la scartano come cosa insperabile.

Prima delle pie donne, la Maddalena era corsa al sepolcro, quand’era ancora scuro. Ella avanzava sola per la via dei campi in preda ai pensieri più melanconici. Quand’ecco il terremoto scosse la terra: era proprio quello il glorioso momento della risurrezione. Ella rimase atterrita e non sapeva come spiegarsi lo strano fenomeno… avanzò ancora e pensò che la terra avesse tremato, perché proprio allora si fosse profanato di nuovo il Corpo di Gesù, togliendolo dal sepolcro e gettandolo nella fossa dei condannati.

Ella era in preda alla più grande agitazione di modo che, quanto fu in vista del sepolcro e vide che il masso che lo copriva era rovesciato per terra, non ebbe il coraggio di proseguire oltre, ma confermatasi nel suo sospetto, corse indietro per avvertirne Pietro e Giovanni. In quel frattempo le altre pie donne erano giunte al sepolcro. Esse per la strada andavano dicendo l’una all’altra: «Chi ci toglierà la pietra dalla porta del sepolcro?». Ma giunte presso la tomba e notata l’agitazione della Maddalena, esse non sapevano spiegarsi come fosse stata aperta.

Per assicurarsi di ciò che era accaduto, si fecero coraggio ed entrarono nella caverna. Ed ecco due angeli in forma di giovanetti stavano seduti l’uno a destra e l’altro a sinistra del posto dove Gesù era stato sepolto. Erano avvolti di luce così fulgida che sembravano vestiti di bianco ed avevano l’aspetto della folgore. Le donne rimasero atterrite e si gettarono tremanti con la faccia per terra. Ma uno degli angeli le rassicurò dicendo: «Non abbiate paura, so che cercate Gesù di Nazaret, il Crocifisso. Ma perché cercate il Vivente fra i morti? È risorto, non è qui; guardate il luogo dove lo avevano deposto. Ricordate quello che Egli vi diceva quando era ancora in Galilea: “Il Figlio dell’uomo deve essere consegnato nelle mani dei peccatori e deve essere crocifisso, ma deve risuscitare il terzo giorno”. Andate dunque subito ad annunziare ai discepoli, e soprattutto a Pietro, che Egli è risorto: vi precederà in Galilea e là lo rivedrete come vi promise. Ecco quello che dovevamo dirvi».

Con una sintesi mirabile, l’angelo di Dio provava la realtà della Risurrezione del Signore: Gesù era morto, fu messo nella tomba ed ora non vi è più; questo è un fatto. Egli aveva predetto che sarebbe risorto; perciò la sua risurrezione non è un avvenimento fortuito, ma corrisponde al suo piano. Finalmente Egli non solo è risorto, ma si vuole mostrare vivente, non in quel luogo, bensì in Galilea. Stabilisce il posto del convegno proprio là, dove gli apostoli non potevano pensare di recarsi.

Pubblicato da Vivete nella gioia! -blog

LA GIOIA DEL SIGNORE E' LA NOSTRA FORZA!

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