Il Sacerdote è uomo di Dio

Il sacerdote è uomo di Dio, appartiene tutto a Dio, deve cercare solo Dio, e deve rifuggire da ogni aspirazione umana.

Al proposito citiamo le belle parole di san Vincenzo Pallotti, canonizzato dal Papa Giovanni XXIII il 9 dicembre 1962: «O sacerdote, chi sei tu? Non ti sei fatto tu, perché t’ha fatto Dio. Non provieni da te, perché dal nulla sei nato. Non vivi per te, perché della Chiesa sei sposo. Non sei padrone di te, perché di tutti sei servo. Non sei tu, perché Dio sei tu. Che, dunque, sei tu? Niente e tutto, o sacerdote!».

Queste parole sono come la parafrasi dell’esclamazione di san Paolo: Tu uomo di Dio.

Il sacerdote deve rifuggire da ogni aspirazione umana, proprio perché è uomo di Dio. Deve cercare la giustizia nella santità; la pietà nell’amore a Dio e nella preghiera; la fede nella vita soprannaturale che deve condurre; la carità verso il prossimo e le anime a lui affidate; la pazienza e la mansuetudine nel trattare con esse.

Il sacerdote, uomo di Dio, deve combattere la buona battaglia della fede, contro gli errori e, per l’apostolato, deve porre come termine delle sue aspirazioni la conquista della vita eterna, poiché per questo è stato chiamato da Dio, e per questo si è consacrato a Dio nella sua ordinazione sacerdotale, innanzi al popolo che vi assisteva; bella professione di fede in Dio, offerta piena di sé a Gesù Cristo crocifisso, per essere con Lui immolato, salvando le anime e glorificando Dio.

Il sacerdote deve vivere senza macchia nella sua coscienza, e senza rimprovero innanzi al popolo, in modo da poter comparire immacolato innanzi a Gesù Cristo nel giorno del Giudizio.

Il sacerdote, tutto consacrato a Dio, dev’essere come un angelo adorante innanzi a Lui, in ogni atto della sua vita sacerdotale; non può avere una fede superficiale ma, nel recitare l’Ufficio, nel celebrare la Santa Messa, in ogni sua attività, deve sentire la grandezza e la maestà di Dio, beato ed unico sovrano, al quale deve servire con profondo amore e fedeltà, Re dei re e Signore dei signori, Creatore, Padrone e Dominatore di tutto, e del quale deve sentire la maestà e la eterna grandezza, al quale deve dare onore e gloria nella Chiesa, della quale è ministro, col suo apostolato e con la sua predicazione, custodendo nelle anime il sacro deposito della fede.

(don Dolindo Ruotolo, Servo di Dio)

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