La fede trinitaria e il Dio dell’ebraismo

La fede trinitaria è in continuità con la fede nell’unico Dio dell’ebraismo.

Di Pamela Salvatori

Fede trinitaria

Eb 1,1-2 esprime con chiarezza la continuità e la discontinuità tra l’Antico e il Nuovo Testamento.

La fede trinitaria è fede nell’unico Dio, lo stesso YHWH che si manifestò a Mosè e parlò per mezzo dei profeti (cfr. Rm 1,18-25), tuttavia, in Cristo Dio si rivela personalmente, prendendo un volto umano.

Così nella concezione stessa di Dio si riscontra una radicale novità che implica “definitività” e “immediatezza”.

Gesù è la Parola eterna del Padre fatta carne, per Lui e in Lui Dio si rivela in modo definitivo e insegna in modo immediato, manifestando il mistero del suo essere e della sua volontà. Infatti, al vertice dell’insegnamento di Gesù vi è il mistero della Trinità.

La rivelazione delle tre Persone, Padre, Figlio e Spirito santo, perfeziona la rivelazione veterotestamentaria implicando «un’apertura ineffabile della realtà infinitamente ricca dell’unico vero Dio».

In Mc 12,29 emerge con chiarezza la continuità dell’insegnamento di Gesù con il monoteismo ebraico nel richiamo esplicito al comandamento di Dt 6,4-5. Anche nell’uso degli attributi divini si riscontra continuità benché nella prospettiva cristiana essi acquistino un significato più ricco.

La trascendenza divina dell’AT, nel NT si affianca al mistero dell’Incarnazione rivelando così un Dio trascendente ma vicinissimo all’uomo.

Infine, un elemento che marca la differenza della concezione cristiana di Dio rispetto a quella ebraica è il termine “Abbà” riferito al Padre.

Si comprende allora che Dio non è Padre perché Creatore ma Creatore perché eternamente Padre del Figlio.

Pubblicato da Vivete nella gioia! -blog

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