Medj 25 ottobre 2012

 

“Cari figli! Anche oggi vi invito a pregare per le mie intenzioni. Rinnovate il digiuno e la preghiera perché satana  è astuto e attira molti cuori al peccato e alla perdizione. Io vi invito figlioli alla santità e a vivere nella grazia. Adorate mio Figlio affinché Lui vi colmi con la Sua pace e il Suo amore ai quali anelate. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”

Pubblicato da Vivete nella gioia! -blog

LA GIOIA DEL SIGNORE E' LA NOSTRA FORZA!

Una risposta a “Medj 25 ottobre 2012”

  1. Quando la Madonna dice “Satana è astuto e attira molti cuori al peccato e alla perdizione” vuole avvisare i cristiani di oggi. E’ ben noto che la maggior parte di coloro che si dichiarano cattolici non vede gli inganni sottili che il demonio prepara come trappole, non sa riconoscere l’astuzia ben nascosta e studiata, con la quale satana attrae le masse attraverso apparenti beni: i divertimenti, i giochi e le feste, che spesso coinvolgono persino i bambini. Il demonio sa bene come insinuarsi nel cuore dell’uomo che vive una vita di compromessi, di colui che vuole stare con Dio per avere da Lui le grazie al momento del bisogno ma senza voler rinunciare a nulla, nella superficialità di una fede lontanissima dalla vera fede che ci ha insegnato Cristo Gesù. Gli stessi battezzati, trascinati dalla mentalità corrente e facilmente influenzabili dalle mode volubili di questo mondo, a causa del debole senso critico che caratterizza le coscienze deboli e male educate, accettano e diffondono pratiche, pensieri, stili di vita in netto contrasto con la fede che professano a parole, nascondendosi, per ignoranza, arroganza o altro, dietro il pretesto della tolleranza e del dialogo, dell’apertura alla modernità e al diverso, mentre in realtà si fanno strumenti di satana e del suo regno. La vera tolleranza e il vero dialogo, la vera apertura alla diversità, non vanno mai contro la Verità, che è una sola e sempre la stessa, dunque sempre attuale. I Cristiani ben educati e formati nella fede sanno riconoscere con chiarezza il bene che può esserci in ogni nuova tendenza e sono in grado di valorizzare tutto quello che di buono c’è nella modernità, cioè tutto ciò che non è in contrasto con la Legge di Dio. Questa è il metro di misura dal quale partire per avere le idee chiare, altrimenti tutto diventa relativo e la verità non ha più carattere assoluto, si va così contro la vera fede perché si fa valere tutto e il contrario di tutto, secondo i propri gusti, rendendo culto a se stessi e non a Dio. Questa è menzogna e idolatria! Questo è il peccato a cui ci conduce oggi il demonio con grande astuzia e intelligenza e dal quale Dio ci mette in guardia continuamente. Si potrebbe dire che l’idolatria è il peccato della nostra generazione, il peccato contro il Primo Comandamento, dunque il peggiore, il più grave, quello dalle conseguenze più devastanti. Ci vuole coraggio per denunciare con la vita questo inganno che i più non riescono proprio a vedere e che, vittime e carnefici allo stesso tempo, perseguitano i veri testimoni di Gesù Cristo col pretesto di difendere una libertà che nulla ha a che fare con la vera libertà dei figli di Dio. Infatti tollerare non significa accettare la menzogna e conviverci. Il vero cristiano riconosce la gravità del peccato e, con l’esperienza e la grazia, impara anche a discernere quelle situazioni solo in apparenza innocue, ma che in realtà nascondono una trappola infernale. Il cristiano deve saper amare gli altri, considerando che il vero amore si preoccupa di ammonire l’altro quando questi è nel peccato e avvertirlo quando è nell’errore, pertanto deve chiedere luci per interpretare i segni dei tempi e poter così intervenire in tempo per la salvezza di quelle anime in via di perdizione. E se ciò gli costerà persecuzioni o incomprensioni o persino la sua stessa vita, non deve arrendersi sapendo che Gesù agisce per mezzo di lui con la sua grazia e che la fede nasce nei cuori in silenzio, nel profondo, quando nessuno se ne accorge, pertanto suo compito è testimoniare, invece la conversione dell’altro è solo nelle mani di Dio. Dunque il vero cristiano ama il peccatore e non lo giudica, ma odia il peccato e lo condanna apertamente. Aiuta il prossimo a conoscere la verità e a difendersi dalla menzogna, ricevendo in dono il coraggio che viene da Dio. Egli è l’unico capace di opporsi alla mentalità corrente, in difesa della verità, della fede e persino del buon senso. Anche se questo suo atteggiamento di lotta al peccato e di amore alla Verità viene spesso frainteso e falsamente giudicato dagli uomini schiavi di questo mondo, egli non cede ai compromessi per rispetto umano. Sa che come Gesù è stato perseguitato anche ogni vero cristiano sarà perseguitato, perché la Verità è scomoda ai più, soprattutto in questo nostro tempo, dove si vive come ciechi, cercando di compiacere tutti, per non essere criticati da nessuno. I cristiani hanno una grande responsabilità che trascurano, quella di conoscere sempre meglio la Verità e farla conoscere agli altri. Proprio ai cristiani tiepidi e pusillanimi sarà chiesto conto di tante anime che si sono perse per colpa della loro trascuratezza. E’ chi cede al compromesso, chi si professa cristiano ma ha paura di testimoniare e difendere la verità, che nel giudizio troverà la porta del Paradiso chiusa e chiederà al Signore: “Signore, aprici!”. Ma egli risponderà: “Non so di dove siete”. Allora gli diranno: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma udranno queste terribili parole: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!” (cfr Luca 13,22-30), “io non vi conosco” (Mt 25,12). Le conseguenze della nostra superficialità e incapacità di opporci con fermezza ai compromessi di questa epoca ha delle conseguenze devastanti su tutto il mondo e le famiglie, i cattivi frutti sono già ben visibili e non c’è da meravigliarsi se il demonio prende sempre più spazio nella nostra società, dal momento che siamo stati proprio noi ad aprirgli le porte! La soluzione a questo male c’è e non è difficile. La rivoluzione parte dal cuore, proprio da lì infatti escono i propositi di bene come quelli di male. Perché cambi il mondo e si ristabilisca la pace tra gli uomini è necessario iniziare con il trasformare la propria vita, aderendo con decisione e senza esitazioni a Gesù Cristo, pregare molto senza stancarsi, istruirsi sulla dottrina cattolica e formarsi così una coscienza retta che sappia sempre giudicare ciò che è bene sotto l’influsso della grazia divina, concessa a tutti coloro che vivono rispettando tutti i Dieci Comandamenti e frequentando con assiduità i sacramenti della Confessione e della Santa Comunione. “Rinnovate il digiuno e la preghiera”, questa è la medicina che rinnova anche tutta la vita. Finché non ci decideremo a fare così, la nostra fede sarà vuota, debole, fatta di tante parole ma senza sostanza, perché mancherà dello Spirito Santo che dà sapore e senso a ogni nostra parola e scelta di vita e che dà forza alla testimonianza. “Rinnovate il digiuno e la preghiera”, questa è la medicina che rinnova anche tutta la vita. “Rinnovate il digiuno e la preghiera”, questa è la medicina che rinnova anche tutta la vita. Finché non ci decideremo a fare così, la nostra fede sarà vuota, debole, fatta di tante parole ma senza sostanza, perché mancherà dello Spirito Santo che dà sapore e senso a ogni nostra parola e scelta di vita e che dà forza alla testimonianza. Non vale a nulla una fede fatta di compromessi, non è quella Via che Gesù ci ha indicato. E’ solo una illusione, che nei momenti decisivi della vita si rivelerà in tutta la sua inconsistenza. Purtroppo è questa la situazione di molti cristiani di oggi, spesso anche di quelli più impegnati nelle tante attività della chiesa, che spesso non hanno ancora capito che la salvezza non si misura sul numero di cose che si fanno ma sull’amore con cui si fanno. Per tutti c’è ancora speranza, basta volerlo e impegnarsi a fondo. Questa è davvero l’unica cosa per cui vale la pena sacrificarsi e lottare. Lavorare sulla propria conversione vale più di molte opere di bene, fatte per guadagnarsi la stima o il riguardo degli uomini. La santità è tutt’altro, risiede nel cuore, è come quel seme piccolissimo gettato nel terreno, che nessuno vede, né sa come accada ma questo seme mette radici nella terra, germoglia, dà forma alla pianta, mette foglie, fiori e a suo tempo porta frutto. Così è la conversione, così la santità non si raggiunge in un giorno nè in maniera vistosa, nasce nel profondo del nostro essere e mette radici, quando si è abbastanza maturi inizia a manifestare i suoi germogli e tra lotte, cadute e riprese, raggiunge la piena maturità in Cristo. Per coloro che cercano prima di tutto il regno di Dio, conducendo una vita di santificazione, tutto il resto verrà da sé e mai mancherà nulla a chi serve il Signore nella fede, neppure le soddisfazioni mancheranno. Ci vuole costanza, preghiera e tanta perseveranza, è una strada stretta ma percorribile da tutti, non è per pochi come fa comodo credere, benché se solo pochi hanno il coraggio di intraprenderla.

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